Guida autonoma, Autostrade per l’Italia dà il via alla prima sperimentazione senza satellitare
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Autostrade per l’Italia ha dato il via alla prima sperimentazione di guida autonoma senza segnale satellitare. I test sono effettuati sulla A1 in Toscana, dove l’azienda sta mettendo all’opera un nuovo sistema sviluppato dal suo centro di ricerca e sviluppo, Movyon, in grado di far comunicare i veicoli con l’infrastruttura, mantenendo lo stesso livello di guida autonoma anche in assenza di segnale satellitare e, quindi, anche in galleria.

E proprio in galleria stanno avvenendo le prime sperimentazioni del nuovo sistema, precisamente nel tunnel Le croci, situato fra Calenzano e Barberino, tratto attualmente chiuso per lavori di ripristino e riqualificazione. I test proseguiranno poi sulla A8 e infine sulla A26, dove verrà effettuato il primo esperimento di guida autonoma su un tratto aperto al traffico.

Come funziona il nuovo sistema

Rientra nel programma Mercury di Autosrtade, di cui fanno parte tutte le iniziative per la creazione di strade intelligenti in Italia, come i primi 50 chilometri di Intelligent roads realizzati sulla A1 tra Firenze sud e Firenze Nord e sul nodo urbano di Bologna. L’obiettivo è quello di garantire infrastrutture più sicure e proseguire nel tracciato della digitalizzazione e della decarbonizzazione del settore.

Il nuovo sistema sviluppato da Movyon e dal Politecnico di Milano si basa sulla comunicazione wireless tra il veicolo e le antenne Roadside unit di Autostrade già distribuite lungo la rete per la guida autonoma. In questo modo permette all’auto di ricevere informazioni utili al posizionamento di precisione e di mantenere il livello di automazione costante lungo tutto il percorso. Già dai primi test, i veicoli sono stati in grado di procedere senza l’intervento di un pilota umano e mantenere la guida autonoma di livello 3 anche in galleria e senza bisogno di un segnale satellitare.

L’implementazione di questo sistema sarà fondamentale per garantire uno scambio continuo di dati tra i veicoli e l’infrastruttura autostradale, per aumentare le sicurezza e la fluidità del traffico, e per superare la fase in cui i veicoli devono raccogliere i dati in autonomia solo grazie ai propri sensori, consentendo invece ai mezzi di ricevere informazioni dall’intera rete autostradale, aggiornata in tempo reale su condizioni di scarsa visibilità o ostacoli.



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di Kevin Carboni www.wired.it 2023-06-23 15:22:57 ,

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